RACE Pro Recensione

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bullboys95
view post Posted on 17/3/2009, 19:24




Grafica: 6.8

Sonoro: 6.6

Innovazione: 7

Longevità: 8.4

Giocabilità: 8.7

Modalità Online: 7.57


Una volta correre era semplicemente una questione di bravura e coraggio. Oggi, invece, guidare significa affidarsi all'auto: ormai i piloti non sono altro che delle marionette al servizio dell'elettronica. Pilotare l'auto significava conoscere a memoria il proprio veicolo, studiare il tracciato centimetro per centimetro. Oggi le vetture sono quasi autonome e grazie alle nuove tecnologie hanno già in memoria tutte le informazioni utili.
Benché pochi, per fortuna sono rimasti "quei" piloti che corrono sul serio, senza aiuti, senza tecnologie avanzate, piloti che sfrecciano come veri professionisti.


Another Real Driving Simulator?

Gli sviluppatori, grazie alle nuove tecnologie, si stanno avvicinando ad un realismo quasi maniacale e Race Pro sembra proprio mirare ad un traguardo simile.
Sin dai primi screenshots si è cercato di mostrare al pubblico acquirente come il prodotto SimBin Studios tenti di raggiungere nuovi livelli per il genere. Prima di snocciolare per intero le meccaniche di gioco è doveroso immergersi nel puro aspetto “ludico” dello stesso. Opportuno è quindi lanciarsi in tutte le modalità, tra le quali spiccano Carriera e Campionato.
La prima rappresenta, o almeno dovrebbe, il perno centrale di questo racing game, in cui il giocatore è chiamato a stipulare contratti con le più svariate case automobilistiche. Sul piano quantitativo questa modalità di certo non è deludente, tuttavia la sua struttura e profondità lasciano qualche perplessità. Durante i 33 contratti a nostra disposizione si ha la sensazione che il proseguimento sia troppo lineare, senza che ci sia varietà e soprattutto potere decisionale da parte del giocatore. I crediti diventano un mero pretesto per proseguire la carriera e non offrno al giocatore il giusto stimolo. L'intera gestione dei fondi appare semplicistica e approssimativa, che il giocatore avverte attraverso il proseguimento scontato e lineare. Paradossalmente quella che dovrebbe essere la modalità più succulenta risulta essere quella più noiosa.
Strutturalmente diversi sono i campionati, i quali grazie a qualifiche ed un organizzazione simile a quella reale riescono ad appassionare il giocatore. In questa fase appare già evidente il livello simulativo del gioco, grazie a prove libere, giri lanciati ed infine gare con altri 15 contendenti si avrà la sensazione di partecipare a campionati veri e propri. Se ciò non bastasse le licenze ufficiali del World Touring Car Championship contribuiscono a creare quell’atmosfera di vera competizione.
Race Pro offre inoltre le classiche modalità per affinare la propria guida: sfida a tempo e gare singole in cui il giocatore può sperimentare i diversi comportamenti delle vetture. Il fine ultimo di ogni modalità è comunque quello di perfezionare il proprio stile di guida, talvolta divertendo ma qualche volta anche annoiando.


Prova su Strada

Qualunque sia la modalità scelta, sul piano prettamente giocato, Race Pro si mostra come un prodotto capace di soddisfare una categoria eterogenea di piloti virtuali. Per facilitare i giocatori gli sviluppatori hanno messo a punto tre livelli di difficoltà: principiante, semi-professionista e professionista. Queste diverse impostazioni di gioco non si limiteranno ad aumentare l’abilità del computer, ma andranno ad incidere notevolmente sulla guida.
Da questa semplice descrizione si evince come il titolo si lasci apprezzare, nella sua interezza, a livelli di difficoltà maggiori. Il tutto è basato quasi esclusivamente sul sistema d’aiuti come: traction control, ABS e per finire la traiettoria migliore segnalata sull’asfalto, disattivate queste opzioni il titolo diventa ancora più realistico.
La sensazione che si prova nel guidare è piuttosto simile alla realtà, ottimo in questa fase di realizzazione il lavoro svolto per rendere la “pesantezza” delle auto. Quando il giocatore è al volante riesce ad immedesimarsi in un vero pilota, quindi bisogna che faccia attenzione nel dosare l’acceleratore ed effettuare staccate quasi perfette per superare una curva il più velocemente possibile. In questa fase di sviluppo si è inoltre cercato di rendere su schermo tutte le differenze che intercorrono tra le varie auto, con risultati decisamente positivi. Il sistema di controlli funge da collante a tutti gli aspetti simulativi, riuscendo in pochi minuti a far sì che il giocatore si trovi a suo agio all’interno di un meccanismo di guida complesso e realistico. Questa caratteristica è forse quella più riuscita, se in altri titoli la curva d'apprendimento imponeva la conoscenza del tracciato, in Race Pro si è puntato maggiormente sulla perfetta padronanza del veicolo. Una volta imparato un circuito non è detto che affrontarlo una seconda volta, con un auto diversa, non ci risevi qualche sorpresa. Proprio per questo motivo al giocatore è richiesto di volta in volta di creare un feeling diverso con le vetture, infatti, il comportamento delle stesse varierà notevolmente a seconda della classe e del modello.
La difficoltà quindi è da definire progressiva, mentre in altri titoli sono presenti alcuni step fissi in cui il giocatore dovrà migliorarsi; diversamente con quanto accade nella fatica SimBin dove è richiesto un impegno costante e duraturo. L'impegno da parte degli sviluppatori di istruire adeguatamente i corridori provetti è chiaro fin dalla schermata di caricamento, durante quest'attesa comparirà su schermo la pista con una serie di indicazioni utili. Queste informazioni se recepite adeguatamente faciliteranno e al tempo stesso invoglieranno ad una guida più pulita, al fine ultimo di migliorare le proprie capacità.
Tornando in tema paragoni, è difficile dare un giudizio per via delle differenze che intercorrono tra tutti i simulatori visti fino ad adesso. Probabilmente quello che rende altri prodotti superiori è la passione con cui vanno giocati e le soddisfazioni che offrono al giocatore. In Race Pro il pilota spesso non viene gratificato per i successi conseguiti, le stesse auto ricevute in premio non faranno esaltare il giocatore, che poco alla volta si annoierà.
Il titolo SimBin Studios offre sicuramente un realismo notevole, ma che tuttavia non è ancora in grado di competere con quelli che sono i suoi rivali. Primo segnale di questo gap è il sistema di collisioni e relativi danni. Gli urti, il più delle volte, lasceranno pochi segni sul veicolo e spesso non andranno ad incidere sulle prestazioni. Prima di ravvisare danni alla guida si dovranno effettuare molti scontri oppure collisioni a velocità notevole, ma in ogni caso il più delle volte rimarrete illesi.
Un gioco ricco e decisamente simulativo, che offre molte soddisfazioni a giocatori sia esperti che alla prime armi, ma che tuttavia non si può definire come “the new real driving simulator”.


Restrizione Tecnica

Come ogni titolo di nuova generazione Race Pro offre modalità multiplayer, sia per partite online che offline. La prima pecca è sicuramente la mancanza di sfide per due giocatori in split screen, rimpiazzata da una tipologia di gioco chiamata Hot Seat. In queste partite i due giocatori si alterneranno in stile staffetta, lo scopo sarà quello di giungere al traguardo semplicemente "scambiandosi" il posto di guida. Novità sicuramente interessante ma di certo non adatta a rimpiazzare le classiche sfide versus per due giocatori.
Di tutt’altro livello è la modalità online la cui gestione è decisamente apprezzata. Le lobby in cui attendere gli altri contendenti offrono un interessante pausa tra una gara e l’altra, durante i periodi “morti” il giocatore può scendere in pista per fare qualche giro di prova, così facendo difficilmente ci si annoia nelle fasi che precedono la corsa vera e propria. Buone anche le molteplici opzioni da impostare prima di una sfida, cosa che fa felice anche il giocatore più pignolo.
Le partite in rete purtroppo presentano qualche problema tecnico di troppo: lag, glitch e disconnessioni che spesso rendono l’intera esperienza online leggermente frustante.
Nel complesso il multiplayer offre uno svago piuttosto corposo, ma che purtroppo è limitato da problemi tecnici che non sono stati risolti.


Next-gen but..

Quando si ha come obiettivo il voler imitare la realtà, ci si deve concentrare non solo nell'esperienza giocata ma lo stesso impatto visivo deve fungere da supporto per ricreare il realismo cercato. Se i programmatori sono stati in grado, pad alla mano, di rendere quantomeno verosimile la sensazione di guida lo stesso non si può dire per il comparto audiovisivo. I modelli poligonali delle vetture godono di un discreto dettaglio, ma già ad uno sguardo poco attento appare palese come il lavoro svolto sia nettamente inferiore ad altre produzioni. Le auto grazie alle licenze ufficiali restano comunque delle copie quasi perfette, tuttavia non offrono quel grado di “realismo” che un titolo del genere necessita. Lo stesso livello qualitativo lo si è raggiunto con i tracciati: riproduzioni fedeli ma davvero poveri di dettagli. Durante le gare e osservando il panorama si avrà una sensazione di vuoto, di sterilità, come se l’intero ambiente non sia dotato di vita (pur considerando gli spettatori e la natura). Il motore grafico nel totale riesce a gestire bene la presenza delle auto anche nelle situazioni più concitate. Peccato invece per il frame rate, perennemente sui 30fps che poco si addicono ad un titolo “veloce” come questo. Tra i problemi sono da citare la poco incisività degli urti e dei relativi danni alle vetture, ed un tearing che talvolta va a minare l’esperienza giocata.
L’aspetto più curato in questa fase di realizzazione tecnica è sicuramente la gestione della fisica, imprescindibile in giochi del genere. Non solo il comportamento dei veicoli è ottima, ma la stessa sensazione di velocità è ricreata piuttosto fedelmente. Ottime, anche se povere quantitativamente, le variazioni climatiche: sole e pioggia vanno ad influire notevolmente sulle prestazioni delle auto. Buona infatti è la perdita d’aderenza su terreno bagnato, nonché il realismo offerto dalla stessa se osservata con la telecamera all’interno dell’abitacolo. Insomma un lavoro minuzioso per certi aspetti ma che appare leggermente “retrò” visto il livello raggiunto da altri titoli.
L’audio contribuisce in ugual misura per rendere il gioco quanto più simile alla realtà, gli effetti sonori che accompagnano le gare sono ben studiati, soprattutto si riesce a distinguere abbastanza facilmente le differenze che intercorrono tra i diversi. Di buona fattura anche i suoni che accompagnano gli urti e quelli che derivano dallo scorrere dell’auto su diversi tipi d’asfalto.

Non ci resta che fermarci ai box, soffermandoci a riflettere su questo nuovo racing game. Il livello simulativo offerto da Race Pro è decisamente elevato, grazie alle restrizioni dell’elettronica sulle vetture guidare è un vero e proprio piacere per gli appassionati. Le modalità presenti sono molte, purtroppo alcune di queste sono decisamente sottotono e vanno a limitare quella che è l’esperienza giocata. Tecnicamente la fatica Simbin è decisamente al di sotto di titoli più blasonati, il lavoro svolto non è sicuramente da buttare ma si poteva fare di meglio.
Si evince quindi che il prodotto SimBin è di buon livello ma senza spingersi troppo, volendo si può paragonare ad una buona vettura…ma che sicuramente non taglierà per prima il traguardo.

fonte console-tribe
 
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